Che, a seguito del danno cagionatosi per le infiltrazioni meteoriche al tetto del Castello Colonna si procedeva alla parziale demolizione di parte di questo;
Che, al fine di poter procedere con i lavori si provvedeva a chiudere Piazza San Giovanni alla sosta delle autovetture dei residenti ed a creare un angusto passo pedonale;
Che, per attuare tali limitazioni una non identificabile ditta priva di cartelli identificativi procedeva alla messa in pristino di svariati pali in legno conficcati al suolo e alla realizzazione di una recinzione in rete metallica ed alla apposizione di due cancelli ai rispettivi estremi della recinzione stessa muniti di catena e lucchetti. Che su tale cantiere non è apposta alcuna tabella indicante la ditta ed i responsabili di cantiere;
Che, i lavori di demolizione parziale del tetto iniziavano il giorno 31 agosto e si protraevano fino alle 14 di domenica 1 settembre alla presenza di incaricati dell’ufficio tecnico comunale e di operai di non identificabile ditta;
Che, per circa 10 giorni il cantiere restava chiuso senza la presenza di operai;
Che, dopo tale periodo per un giorno dalla ore 8,30 alle 14 i lavori riprendevano con la demolizione di una altra porzione di tetto, ma anche in questo caso come avvenuto precedentemente tutto il materiale di risulta restava ed è tutt’ora a terra nella piazza;
Che, sino ad aggi dall’ultimo intervento nel cantiere non è stato svolto più alcun lavoro;
Che, con l’evidente intento di non far interrompere l’attività produttiva del forno del pane ivi esistente sono state fornite le chiavi dei lucchetti dei cancelli ai titolari dello stesso, i quali aprono i cancelli per passare con i furgoncini col pane, e ricevere i furgoni con la farina e la legna, nonché in orari serali sostano nella zona del cantiere;
Che la porzione di tetto demolito del castello Colonna risulta oggi priva di copertura alcuna con la conseguenza che le acque meteoriche possono penetrare liberamente nei sottostanti piani;
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